Sabato 14 dicembre Stefano Mazzotti, Direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, presenta Meravigliose Creature. La diversità della vita come non la conosciamo, in dialogo con Massimo Pulini e con letture di Alberto Antolini.
Missione Terra: un viaggio straordinario alla scoperta di nuove specie È tempo di innamorarci del nostro pianeta, riscoprendone la meraviglia e l’inesauribile varietà. È tempo di partire per un viaggio incomparabile, alla volta di luoghi di inimmaginabile ricchezza: dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dall’Himalaya al Mekong, dallo Sri Lanka al Madagascar, fino alle montagne della Tanzania. Pagina dopo pagina incontreremo una collezione infinita di specie che abitano il nostro pianeta, ma che rischiamo di perdere prima ancora di esser riusciti a conoscerle.
Il libro
“Meravigliose Creature. La diversità della vita come non la conosciamo” (Il Mulino, 2024) è il saggio con cui Stefano Mazzotti, zoologo e direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, conduce i lettori in un viaggio attraverso la Papua Nuova Guinea, il Borneo, l’Himalaya, il Mekong, lo Sri Lanka, il Madagascar e le montagne della Tanzania, alla scoperta della grandissima ricchezza di biodiversità che caratterizza questi luoghi.
All’esplorazione scientifica di nuove specie del regno animale e vegetale, secondo Mazzotti, bisognerebbe guardare come un tempo si faceva con le avventure degli esploratori che partivano in cerca di terre ancora sconosciute. Del resto di cose da scoprire ce ne sono: malgrado i progressi scientifici, non si conoscono ancora l’86% delle specie terrestri e il 91% di quelle marine. Per quale ragione dovrebbe interessarci? “Sapere quante sono le specie con cui condividiamo il mondo – scrive Mazzotti – ci permette di conoscere anche quanti di questi innumerevoli organismi oggi si stiano estinguendo e cosa questa continua erosione di biodiversità produrrà in termini di conseguenze sugli ecosistemi e, in definitiva, sull’umanità”.
Per esempio, osservare da vicino le straordinarie specie presenti nel sud America e in Asia, minacciate da cause di origine antropica, potrebbe farci capire l’urgenza di agire per proteggerle. È il caso dello straordinario Parco Yasuní (Ecuador), che svolge ruoli vitali nella regolazione del clima a livello globale.
Recentemente eletto principale hotspot di biodiversità del mondo, al suo interno molti scienziati conducono studi sulle specie, gli ecosistemi e i processi ecologici. Nonostante ciò, come altri luoghi dell’Amazzonia, la regione è interessata da attività di deforestazione ed estrazione petrolifera. Dopo aver fornito al lettore alcuni elementi di teoria sulla nozione di “specie”, la cui definizione è stata e continua ad essere oggetto di dibattito tra gli studiosi, Mazzotti esamina cause e conseguenze della grave crisi della biodiversità, che sta attraversando una “sesta estinzione di massa”, provocata per la prima volta nella storia terrestre da un’unica specie: l’homo sapiens. La buona notizia è che intervenire per preservare la diversità della vita sulla Terra è ancora possibile. Alcune strategie di successo menzionate dall’autore includono l’allevamento in cattività per specie in pericolo, che permettano poi la reintroduzione in natura una volta che gli habitat appropriati siano ripristinati. Buoni esempi provengono anche dall’Europa, dove è stato messo in atto un piano sistemico come la Rete Natura 2000, che con i suoi 26.000 siti copre oltre il 20% del territorio dell’Unione europea.
L’autore
Stefano Mazzotti è laureato in Scienze Naturali all’Università di Parma. Ѐ direttore del Museo di Storia Naturale di Ferrara, dove svolge anche il ruolo di ricercatore e curatore della sezione di zoologia dei Vertebrati.
Sviluppa ricerche in collaborazione con Università e CNR sulla tassonomia, distribuzione e sull’ecologia di comunità e popolazioni in ambito zoologico. Conduce ricerche sugli effetti dei mutamenti climatici sulle biocenosi, utilizzando alcuni gruppi zoologici come indicatori bioclimatici. Ha effettuato spedizioni scientifiche in Amazzonia in progetti di ricerca per la descrizione di nuove specie. Collabora con parchi, riserve ed enti pubblici per lo studio e la conservazione della fauna. Svolge attività di tutoraggio per tirocini formativi e tesi di laurea presso Modena, Parma e Bologna, dove svolge anche attività didattiche in corsi triennali, magistrali e di dottorato; è docente (Adjunct Professor) al corso di laurea Didattica della Biologia e di Biologia evoluzionistica all’Università di Ferrara, al Master della Comunicazione Scientifica – CoSe dell’Università di Parma e al Master in Cultural Management – MuSeC dell’Università di Ferrara.
Organizza convegni, seminari e cicli di conferenze tematiche su argomenti di biologia evoluzionistica. Progetta e cura la realizzazione di percorsi museali e mostre tematiche su argomenti che riguardano la biodiversità e l’evoluzione. Ѐ autore di oltre 200 pubblicazioni di carattere scientifico specialistico e divulgativo in riviste nazionali e internazionali e di saggi che riguardano la storia della scienza, l’ecologia e la biologia del comportamento. Per Codice Edizioni ha pubblicato il saggio “Esploratori perduti. Storie dimenticate di naturalisti italiani di fine Ottocento” (2023) e per il Mulino “Meravigliose creature. La diversità della vita come non la conosciamo” (2024).
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