Per la serie Frammenti Santarcangiolesi, vi aspettiamo il prossimo venerdì 18 ottobre alle ore 18.00 in Biblioteca Baldini, dove Bruno Bartoletti presenta La notte ha un sapore di cose lontane (raccolta antologica 1997-2023), Fara Editore.
Il libro
Ormai non resta che aspettare… gli ultimi trenta anni di lavoro sono racchiusi in questo libro.
Non sappiamo se ci saranno ancora altre parole. Le parole arrivano, passano, ritornano, a volte riposano per anni, ma sono lì, aspettano solo di prendere forma. Il tramonto si avvicina e le foglie cominciano a cadere, una dopo l’altra, piano ma con moto inarrestabile. Sono le foglie che hanno consumato tutta una esistenza sotto il sole o nel vento e che hanno amato e sorriso ai tanti che di qui sono passati.
Altre foglie verranno, non noi, i nostri rami si stanno seccando. Ora lo sappiamo con certezza e lo sapeva anche Giovanni Drogo, il protagonista dello splendido romanzo di Dino Buzzati, che, dopo aver consumato una vita in attesa dei nemici, stanco e malato, steso in un anonimo letto di una locanda, sapendo che tra poco dovrebbe levarsi la luna, dà uno sguardo fuori della finestra, una brevissima occhiata, per l’ultima sua porzione di stelle. Poi nel buio, benché nessuno lo veda, sorride.
Questo sorriso è ciò che ci salva, la consapevolezza che in fondo, nonostante tutto, qualcuno ci aspetta sempre dietro l’angolo.
L’autore
Bruno Bartoletti nasce a Montetiffi e vive la sua gioventù a Ponte Rosso di Pietra dell’Uso, frazioni del comune di Sogliano al Rubicone (FC), dove ora risiede. Laureatosi nel 1967 in Materie Letterarie presso l’Università degli Studi di Genova, nel 1974 è nominato assistente ordinario alla cattedra di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino, nomina a cui rinuncia per dedicarsi all’insegnamento. Svolgerà dal 1981 al 2008, anno della pensione, la funzione di preside negli istituti tecnici.
Uomo di scuola e promotore culturale, solo molto tardi inizia a pubblicare: nel 1997 Trasparenze – Frammenti di memorie; nel 2000 Le radici; nel 2001 Parole di Ombre; nel 2005 Il tempo dell’attesa; nel 2012 Sparire in silenzio ritrovando il vento delle strade; nel 2017 I volti non hanno più nome; nel 2019 eppur, felice te che al vento; nel 2023 Una remota stazione, raccolta antologica 1997-2023.
Nel 2017 esce il saggio È sempre lunedì «Voglio ringraziarvi tutti per avermi concesso di insegnare», in cui raccoglie le sue esperienze di scuola; nel 2018 Ma i veri viaggiatori partono per partire: è il suo primo libro di narrativa, portato in scena nel 2019 dalla Compagnia teatrale “Samarcanda”, con la regia di Nais Aloisi. Nel 2021 Lunga è la notte che non trova mai giorno; nel 2022 Storia incompiuta di un solitario viaggiatore.
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