Torna anche quest’anno l’iniziativa CIBO COME CULTURA. Dai Sapori ai Saperi – giunta alla diciassettesima edizione – il ciclo di conferenze e presentazione di libri con letture curate da Remo Vigorelli e Patrizia Pazzini.
Ogni appuntamento, come da “apprezzata” tradizione, terminerà con le piccole degustazioni finali con piatti o alimenti legati ai temi affrontati nelle singole serate. Vediamo allora gli incontri in programma.
Giovedì 7 novembre, ore 21.00
Gianfranco Marrone presenta Gustoso e Saporito. Introduzione al discorso gastronomico (Bompiani Campo Aperto, 2022)
in dialogo con Giovanni Boccia Artieri e con letture curate da Patrizia Pazzini
Con Gustoso e saporito Marrone getta le fondamenta di quella semiotica del cibo che negli ultimi anni l’ha impegnato con ricerche sul campo e inquadramenti teorici. Scopre così due veri e propri idiomi: il gustoso, con cui riconosciamo ciò che sta nel piatto; il saporito, con cui percepiamo sensorialmente aromi, temperature, consistenze.
Giovedì 14 novembre, ore 21.00
Alberto Capatti presenta Storia del panino italiano. Un intramontabile boccone di felicità (Slow Food Editore, 2024)
in dialogo con Antonio Tolo e con letture curate da Remo Vigorelli
L’autore affronta la storia del panino in Italia, un’epopea che parte dall’usanza molto popolare del panino come pranzo durante il lavoro sia nei campi sia in fabbrica, prosegue con i tramezzini e tutte le loro fogge in ogni regione, passa per l’avvento del fast food e termina con il panino “gourmet”. Migliaia di pani diversi, migliaia di ingredienti e combinazioni differenti offrono un excursus senza pari, che incrocia la storia d’Italia e dei suoi cibi, esattamente come i piatti tradizionali presenti in ben più “nobili” ricettari.
Giovedì 21 novembre, ore 21.00
Alberto Grandi presenta Storie delle nostre paure alimentari. Come l’alimentazione ha modellato l’identità culturale
in dialogo con Pier Angelo Fontana e lettura a cura di Remo Vigorelli
Il volume affronta un nuovo, interessantissimo e finora poco esplorato tema legato all’alimentazione, quello della paura del cibo. Quando i frigoriferi, la pastorizzazione e tutte le altre tecniche di conservazione ancora non esistevano, come faceva l’uomo a essere sicuro di quello che mangiava? Poteva ammalarsi, o addirittura morire, dato che per stabilire se un cibo è pericoloso serve sostanzialmente una cosa: l’esperienza. Alberto Grandi ripercorre le tappe di una storia millenaria attraverso aneddoti e vicende curiose, dalla paura della lebbra suina (una malattia inesistente), a quella del pomodoro velenoso, fino alla stigmatizzazione degli OGM, degli insetti e della carne coltivata, tenendo insieme scienza, superstizione, politica, economia ed ecologia, perché oggi produrre cibo per otto miliardi di persone non è solo una questione sanitaria, è soprattutto un tema che mette in gioco la salvezza dell’intero pianeta.
Ad ogni incontro seguiranno piccole degustazioni gratuite, per le quali si ringraziano Bottega Girometti, Osteria La Sangiovesa, gli chef Massimiliano Mussoni e Marco Rossi, la Tenuta Saiano, I Piccoli Vignaioli e la Tenuta Santa Aquilina.
L’ingresso è gratuito, ma si consiglia la prenotazione.
☎️ 0541 356299
✉️ biblioteca@comune.santarcangelo.rn.it
In collaborazione con Pro Loco Santarcangelo, Santarcangelo Fiere – Blu Nautilus, con la partecipazione di Banca Malatestiana.