Nel 1961 l’allora Sindaco Filippo Tassinari incaricò Flavio Nicolini di formare un Comitato provvisorio per lo studio della riorganizzazione della biblioteca comunale e delle attività culturali inerenti. Nel 1964 la biblioteca, in una piccola stanza della sede Comunale, iniziò ad offrire i primi servizi di prestito ai cittadini. Negli anni vennero dati incarichi provvisori per la sua gestione da Giorgio Serafini a Giuseppe Pecci da Agostini Vignali (assieme a sei persone di fiducia inventariò e catalogò i circa 10.000 volumi e carteggi della donazione Baldini) a Guerrino Canini ed infine a Gianni Fucci che rimase in servizio fino al suo pensionamento affiancando il futuro direttore.
Solamente il 15 ottobre del 1974, con la nomina a ruolo di Silvano Beretta come Direttore – sindaco Romeo Donati – la biblioteca ebbe degna collocazione presso l’edificio “ex Dispensa sali e tabacchi”, in via Cavallotti 3 dove confluirono l’archivio storico (fino al secolo XX), il ricchissimo patrimonio di circa 3.500 libri antichi, la pinacoteca – successivamente spostata presso il Musas – e la sezione moderna accessibile al pubblico. Al pensionamento di Beretta la direzione fu affidata a Mario Turci coadiuvato da Donata Mancini appositamente incaricata.
Il 23 aprile 2014, già direttore Pier Angelo Fontana, dopo un lungo intervento di restauro del palazzo dell’ex Ospedale civile di Santarcangelo è stata inaugurata la “Casa della Cultura” che ospita la nuova biblioteca comunale intitolata al giornalista e critico letterario Antonio Baldini (Roma, 10 ottobre 1889 – 6 novembre 1962). L’edificio è situato ad inizio di via Pascoli, nella parte storica “bassa” della Città dove sorge il Palazzo Municipale e l’Arco intitolato al Pontecifice santarcangiolese Clemente XIV ad angolo con piazza Ganganelli.
Il progetto originario del palazzo che ospita attualmente la biblioteca – opera dell’architetto Benedetto Sancisi in collaborazione con l’ingegnere Nazareno Zavagli, su committenza di una confraternita di carità presidiata dal conte Antonio Baldini – risale al 1863. La costruzione durò 7 anni e l’Ospedale entrò in funzione nel 1871. Occupando questa sede storica fino al 1998 quando, a seguito di un incendio, venne spostato in una nuova costruzione, l’edificio dell’ex Ospedale fu quindi completamente restaurato e destinato ad ospitare la biblioteca comunale.
Questa nuova sede, di circa 1.800mq, ha permesso una notevole espansione della biblioteca, trasformando la “Baldini” in luogo d’informazione, di diffusione della cultura e della conoscenza e allo stesso tempo in spazio di aggregazione e socializzazione aperto a tutta la città. Una vera e propria “Casa della cultura” dove le attività di promozione e divulgazione letteraria e l’attenzione alla conservazione e alla valorizzazione degli archivi e dei fondi conservati convivono e si rafforzano a vicenda.
Bibliografia:
Giuseppe Rabotti, L’archivio storico del comune di Santarcangelo di Romagna, Sovrintendenza archivistica per l’Emilia Romagna; Roma, 1969.
Augusto Campana, La biblioteca Comunale di Santarcangelo, Rimini, Luisè Editore, 1986.
Silvano Beretta, La Biblioteca Civica, Santarcangelo di Romagna, Amministrazione Comunale, 1986.
Silvano Beretta, Istituzioni culturali a Santarcangelo dal XVIII alla fine del XX secolo, Santarcangelo di Romagna, Stampato in proprio, 2015.
Pier Angelo Fontana, Giorgio Ioli, Francesco Soldati (a cura di), Fra storia e memoria: l’Ospedale Civile di Santarcangelo (1871-1998): le sue vicende, la sua evoluzione, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2019.