Nota bio-bibliografica
Antonio Baldini (Roma 10 ottobre 1889 – 6 novembre 1962) cominciò a collaborare alla rivista La Voce nel 1912 e, dopo aver partecipato alla Grande Guerra che gli ispirò il volume Nostro Purgatorio (1918), fu tra i più significativi esponenti de La Ronda, della quale parve impersonare, nello stile sorvegliato e nell’apparente distacco dalla realtà, il piano di restaurazione classicista. Collaboratore de La Tribuna e del Corriere della sera, dal 1931 fu redattore e, per trent’anni, quasi unico compilatore della Nuova Antologia. Scrisse sempre di sé, dei suoi viaggi, dei suoi amici, degli autori prediletti (Ariosto, Petrarca, Leopardi, Manzoni, Carducci), con umore costante e controllato che esprimeva una concezione della vita e dell’arte fatta di misura e di serena ironica contemplazione.
Dopo l’esordio con Pazienze e impazienze di maestro Pastoso (1914), pubblicò nel 1920 Umori di gioventù e Salti di gomitolo, e nel 1924 il suo titolo più noto, Michelaccio. Citiamo ancora, dalla sua vasta bibliografia: Amici allo spiedo (1932), Italia di Bonincontro (1940), Il sor Pietro, Cosimo Papareschi e Tuttaditutti (1941).
Il Fondo Antonio Baldini presso la biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna
Prima donazione (1972)
Il fondo Antonio Baldini della Biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna si costituisce nel 1972, in seguito alla cospicua donazione della figlia Barbara Baldini a Santarcangelo, dove la famiglia Baldini aveva avuto le proprie origini. Il fondo si presenta come un insieme composito per la forte eterogeneità di materiali: libri, manoscritti, ritagli di giornali, bozze di stampa, disegni, fotografie, stampe e carte geografiche.
La biblioteca ha una consistenza di oltre 10.000 volumi a stampa; un centinaio sono le opere di Baldini e, a testimonianza della sua radicata presenza nella cultura italiana del ’900, è da sottolineare la presenza di oltre un migliaio di volumi che recano dediche autografe di scrittori, poeti e critici letterari. La sezione manoscritti raccoglie documenti non solo di Antonio Baldini, ma di altri importanti scrittori.
I nuclei più rilevanti di questa parte del fondo sono tre:
- il primo è costituito dagli scritti ariosteschi di Baldini;
- il secondo, decentrato rispetto alle caratteristiche generali del fondo, comprende il carteggio inedito del pittore genovese Niccolò Barabino, presumibilmente acquistato da Baldini sul mercato antiquario;
- il terzo nucleo, pervenuto alla Biblioteca di Santarcangelo nel 1983, è rappresentato da un corpus assai ricco di manoscritti di Alfredo Panzini, fra i quali gli autografi di alcune opere, dattiloscritti e bozze di stampa con varianti e rifacimenti, documenti di notevole interesse filologico e critico.
La raccolta documentaria del Fondo Baldini è articolata in:
- Stampe
- Manoscritti
- Iconografia
- Cartografia
Il materiale giunse in Biblioteca racchiuso in pacchi, buste e cartelle intestate a diversi personaggi sui quali si era fermato l’interesse di Baldini durante la sua attività di studioso. I fascicoli successivamente predisposti per la descrizione conservano l’eterogeneità di materiali che li caratterizzava in origine.
Seconda donazione (2006)
La seconda donazione degli eredi di Antonio Baldini è stata registrata a Rimini con atto del notaio Giovanna Nicoletti in data 5/8/2006. Il materiale è arrivato alla biblioteca di Santarcangelo di R. racchiuso dagli eredi in scatoloni, all’interno dei quali era stato suddiviso in buste o raccoglitori per argomento, ordinamento che si è in gran parte rispettato per non alterare le carte prima di una loro trattazione catalografica; si è compilata una lista di consistenza (inventario analitico) per redigere l’atto notarile e ufficializzare il passaggio di proprietà al Comune di Santarcangelo di Romagna (RN).
È stato donato un ulteriore Archivio consistente nel materiale di lavoro della studiosa Clotilde Angelini: contiene le carte per la pubblicazione del carteggio di Antonio Baldini con Sibilla Aleramo (tra i materiali, anche i fascicoli su S. Aleramo dell’Archivio centrale della Polizia di Stato e fotocopie di documenti dell’Ufficio Stampa del Governo), appunti per bibliografie e pubblicazioni relative a studi di C. Angelini su Baldini. Annessa a questo archivio aggregato, una piccola biblioteca con 23 volumi di e su Antonio Baldini.
Un altro piccolo nucleo è stato donato dai famigliari nei mesi successivi e contiene materiale manoscritto inedito, tra cui numerosi carteggi, rinvenuto in tempi recenti a casa di parenti di Baldini, in particolare a casa di Carlo Ginzburg.
È importante sottolineare che sono venute alla luce alcune lettere inedite di autori i cui carteggi con Baldini sono già stati pubblicati e/o consultati da studiosi. Tra i libri della biblioteca di casa Baldini donati nel 2006 sono da segnalare 3 piccole sezioni speciali create da Baldini stesso: 6 libri su Papa Ganganelli e 27 volumi di Benedetto Croce. Si segnalano inoltre 5 tesi di laurea su Antonio Baldini. La presenza dei carteggi di Baldini a Santarcangelo di R. è doppiamente importante per quanto riguarda gli scambi epistolari con autori romagnoli, tra i quali Teresa Franchini e Gioacchino Volpe, dei quali proprio alla biblioteca comunale di Santarcangelo di R. si conservano i Fondi.
I libri della biblioteca Baldini, sia quelli donati nel 1972 che gli ultimi arrivi, sono stati catalogati: si trovano già all’interno del catalogo on-line ScopriRete da cui è possibile estrarre l’elenco completo dei libri digitando nell’apposito campo Ricerca libera la denominazione della sezione a loro dedicata in biblioteca, ossia FONBALDINI.
Materiale vario
La famiglia Baldini ha donato, insieme a i libri e alle carte di Baldini, anche alcuni effetti personali, oggetti appartenuti ad Antonio Baldini come, ad esempio, album fotografici, i premi e le onorificenze ottenute per la sua attività di scrittore, i lasciapassare come corrispondente di guerra e alcuni documenti personali.
A disposizione degli utenti della Biblioteca vi è un inventario analitico del Fondo, compilato dalla Referente dei Fondi, Dott.ssa Lisetta Bernardi, per definire l’atto di donazione, mentre l’elenco della prima donazione, sempre di tipo patrimoniale, fu compilato da Agostino Vignali nel 1972. Successivamente, fra il 1974 ed il 1984, si procedette alla schedatura cartacea del materiale che costituiva la prima donazione, iniziando dalla biblioteca e proseguendo con il materiale documentario. Nel 2022, il fondo archivistico è stato ordinato grazie ad un intervento diretto della Regione Emilia-Romagna, e l’inventario a cura del prof. Enrico Angiolini è stato pubblicato sul sito regionale dedicato agli archivi storici. Il catalogo dei libri e periodici della biblioteca Baldini, comprese le nuove acquisizioni della biblioteca e i libri della “Collana Baldini”, è interamente consultabile on-line sul sito Scoprirete.
A testimonianza della sentita gratitudine della cittadinanza clementina per l’importanza e il valore storico e materiale del fondo, dalla primavera dell’anno 2004 è stata intitolata ad Antonio Baldini la biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna.
Bibliografia relativa al fondo
- Silvano Beretta, La sistemazione del fondo Antonio Baldini nella Biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna, in “Studi Romagnoli”, XXXIV (1983), pp. 393-402.
- Luigi Guicciardi, Il fondo Baldini della Biblioteca comunale di Sant’Arcangelo (con postille e documenti inediti), in “Otto/Novecento: rivista bimestrale di critica letteraria”, A. X, n. 2 (marzo-aprile 1986), pp.139-160.
- Un elenco di consistenza (un inventario di tipo analitico) della seconda donazione è stato compilato dalla Dott.ssa Lisetta Bernardi per definire l’atto di donazione e il passaggio di proprietà al Comune di Santarcangelo di Romagna (RN).
- È consultabile inoltre la lista dei corrispondenti di Antonio Baldini, sia quelli della prima che della seconda donazione, curata dalla Dott.ssa Lisetta Bernardi dopo aver ordinato e attribuito i nomi ai numerosi mittenti del carteggio.